fondazione Mida

Giovedì 18 Dicembre 2014 16:56

Premio Mantovani, i materiali

Lo scorso 14 novembre la Fondazione Mida ha concluso le iniziative legate al premio "Adriano Mantovani" con la premiazione del lavoro vincitore. Il premio prevedeva la presentazione di un elaborato sul tema: “Mantovani ed il terremoto dell’Irpinia: ricostruzione delle attività attraverso testimonianze, esperienze documentate e modelli operativi”.

La prima classificata è stata Talita Accardi, veterinario emiliano-romagnola; il secondo posto è andato a Nicola Amabile. Pubblichiamo un collegamento ai materiali che sono stati in concorso e una breve scheda riassuntiva in cui la vincitrice del premio spiega il suo lavoro.

CLICCA QUI per accedere ai materiali

Adriano Mantovani e l'Irpinia nel racconto dei collaboratori

di TALITA ACCARDI

Molti viaggiano per piacere di farlo, altri per curiosità, altri ancora per ritrovare se stessi e poi, c’è chi viaggia alla ricerca di memorie che possano ripercorrere storie e ricordare persone.

Ebbene, quanto sta per esservi presentato, rappresenta proprio quest’ultimo viaggio: un percorso attraverso il quale si è cercato di rievocare vecchi ricordi di vita, volti a far affiorare il lato nascosto e più “puro” di una persona che ha segnato la storia della veterinaria.

Si tratta di una raccolta di memorie che attraversa l’Italia dall’estremo nord al quasi estremo sud, passando per la capitale; inizia da San Giovanni in Persiceto (Bo) e si conclude a Pertosa (Sa). Memorie preziose di persone che, con immensa fortuna, hanno avuto l’occasione di poter lavorare fianco a fianco con colui che diede il via ad una branca innovativa ed impensata della veterinaria, quella della cosi definita “Disastrologia” e del concetto di One -Medicine.

Di chi sto parlando? Del professor Adriano Mantovani, ovvio…

Il mio lavoro non è stato altro che andare alla ricerca di coloro che durante il terremoto d’Irpinia del 1980 si sono ritrovati a lavorare in un contesto drammatico con quest’uomo e, da essi, raccogliere testimonianze che raccontassero quei dettagli che normalmente nessuno considera, quelle tracce lasciate nei cuori da certi incontri.

Ciò che ascolterete, se avete voglia e pazienza, è una storia di 3 ore e 40, narrata attraverso le voci di chi visse quest’uomo nel contesto Irpinia e nel “dietro le quinte” casalingo. Un racconto che cerca di delineare un personaggio dalle mille sfaccettatture in cui umanità, senso pratico, cultura ed umorismo hanno saputo amalgamarsi alla perfezione. Un racconto diverso dal solito, in cui non sono i fatti “obiettivi” ad essere messi in scena, ma aneddoti di vita quotidiana col compito di mostrare nella sua interezza un uomo diverso da tutti gli altri, una persona capace di lasciare il segno. Quello che affronterete non è un documentario storico- biografico classico, basato sulla memoria di fatti pura e semplice, ma è il raccontare una persona attraverso gli occhi di coloro in cui ha lasciato un segno indelebile e dei contesti in cui si sono trovati a collaborare.

Concludendo, un itinerario sviluppato in maniera diversa ma che vuole rappresentare sia un tassello da inserire nel grande puzzle di una tragedia, sia l’ultima pennellata nel quadro che raffigura quest’uomo, da poter lasciare ai posteri.

LINK AI MATERIALI:

https://www.mediafire.com/folder/h5jf08k8i4vvd/Materiale_Premio_Mantovani_(Accardi_e_Amabile)

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"La Basilicata nel cellulare. Memorie dal terremoto e sogni di petrolio" ha vinto il premio Libero Bizzarri (19esima edizione) per la sezione MediaEducazione.

“La Basilicata nel Cellulare” è un documentario, realizzato dall’Osservatorio sul Doposisma della Fondazione MIdA con il sostegno della Regione Basilicata, che si è è proposto di “scoprire” come si è trasformata la Basilicata dopo il sisma del 1980.

Il prodotto editoriale, realizzato con i videofonini dei ragazzi lucani e curato dal film maker Antonello Faretta e dalla Noeltan Film Studio, ha voluto raccontare cosa sognano i giovani di questa terra alla luce anche delle opportunità del petrolio. La ricerca sul campo ha coinvolto cinquanta giovani lucani delle scuole medie di secondo grado, che hanno parlato delle loro aspirazioni, di cosa si aspettano dal futuro e soprattutto se c’è un futuro possibile nei loro paesi di origine. Il lavoro sarà proiettato oggi,venerdì 9 novembre presso l'Auditorium Comunale di San Benedetto del Tronto, in occasione della giornata dei lavori del Concorso MediaEducazione, mentre la premiazione si terrà sabato 10 novembre alle ore 21.15 presso il Teatro Concordia.


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Il Filo della Memoria:racconti, storie e testimonianze

FIL - Il sentimento dei luoghi

L'Aquila emotion