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Le due scosse del 20 maggio e del 29 maggio, con epicentro nella zona tra le province di Bologna, Modena e Ferrara, hanno causato 23 morti (7 nella prima scossa alle 4 e 03 del 20 maggio, 16 nella scossa delle 9 del 29 maggio); i senzatetto sono circa 14mila, i feriti circa 350.

A caratterizzare fatalmente le morti per sisma, questa volta, è il crollo dei capannoni e la morte degli operai, alcuni dei quali extracomunitari da tempo in Italia. Grossi e significativi danni al patrimonio storico artistico diffuso del territorio colpito, più limitati i danni alle abitazioni private.

La quantità di approfondimenti, informazioni e canali di comunicazione è tale da poter aggiungere poco; si replica il triste scenario di ogni tragedia e emergenza, come a novembre con le alluvioni in Garfagnana, Lunigiana e a Genova, come la nevicata di febbraio 2012. Siamo molto capaci e efficaci nel portare soccorso, non abbiamo le stesse capacità o volontà di investire risorse e energie nella prevenzione, sia nei suoi aspetti materiali e strutturali, sia in quella culturale e didattica. E perdiamo la memoria dei fatti e degli insegnamenti del passato troppo rapidamente.

Di seguito alcuni links ad articoli sul terremoto.

Gian Antonio Stella, Le fatalità prevedibili

La memoria aiuta a prevenire i terremoti (intervista a Romano Camassi)

Il mio terremoto....Dietro la lavagna

Sergio Rizzo, Il nostro territorio ferito

Michele Serra, I contadini e gli operai della mia terra ferita

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