fondazione Mida

SCUOLA DI PAESOLOGIA CON FRANCO ARMINIO

Il bando scade il 10 giugno, affrettatevi!
a cura di Teresa Caruso
P Paesaggi, paesi, poesia, passione muovono
A Arminio, Franco, paesologo, poeta e scrittore, a scrivere di una lingua nuova.
E Escursioni a Romagnano al Monte, Roscigno Vecchia, Caggiano. Le tre tappe della
O L’Osservatorio permanente sul dopo sisma (www.osservatoriosuldoposisma.com) e la Fondazione MIdA ospiteranno l’evento, nei giorni 28-29-30 giugno e 1 luglio, presso il Palazzo Jesus di Auletta (SA).
L Luoghi e sentimenti i fili conduttori del progetto FIL, Felicità Interna Lorda.
O Ospitalità. Le comunità di Auletta e Pertosa offrono, a sei studenti non residenti nella provincia salernitana, la possibilità di pernottare in abitazioni private; gli altri partecipanti usufruiranno di strutture convenzionate (30 euro a notte, a persona, per le notti del 28, 29 e 30 giugno).Le comunità locali si occuperanno delle cene conviviali alle quali si potrà scegliere di partecipare con un contributo di 10 euro a pasto.
G Giornate, tre, saranno scandite da escursioni, momenti di riflessione e scrittura, pranzi e cene conviviali. Nei momenti non prettamente didattici i partecipanti potranno dedicarsi alle tante attività promosse annualmente dalla Fondazione: per saperne di più: http://www.felicitainternalorda.it/la- fondazione/sistema-mida/la-fondazione/la-fondazione-mida.Visita alle Grotte dell’Angelo, musica, letture e proiezione di documentari accompagneranno i discorsi serali.
I L’Iscrizione alla Scuola di Paesologia prevede il versamento di una quota di 50 euro al momento dell’arrivo (pomeriggio del 28 giugno). Tale quota include, oltre alla didattica, l’ingresso gratuito ai Musei MIdA, agevolato al museo Insecta e la visita alle Grotte dell’Angelo di Pertosa. Inoltre, per i sei studenti residenti fuori dalla provincia, la quota d’iscrizione include il costo del pernottamento. Per partecipare è necessario inviare, entro il 10 giugno, il proprio CV e una lettera di motivazione al seguente indirizzo e-mail:  Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. (specificando nell'oggetto "scuola di paesologia"). Oltre tale data verranno pubblicati i nominativi dei partecipanti alla scuola e sarà possibile contattare le strutture ricettive per prenotare il pernottamento. Si richiede ai partecipanti di essere automuniti.
A Arrivederci al 28 giugno!

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La fabbrica del terremoto. Come i soldi affamano il Sud

 

L’Osservatorio permanente sul Doposisma è nato per stimolare discussione attraverso i dati, le fonti e le indicazioni che provengono dalla ricerca applicata. Lo ha fatto lo scorso anno con “Le macerie invisibili” di 30 anni di terremoti italiani, lo fa quest’anno indagando “La fabbrica del terremoto”.

Il nuovo filone di indagine ha preso in esame i condizionamenti e le dinamiche innescate nelle aree terremotate dall’intervento di sviluppo industriale programmato nella legge di ricostruzione (la 219/81) e cosa accade dopo un disastro a livello macroeconomico comparando diversi esempi internazionali. Una parte del progetto, realizzata da Lucia Lorenzoni e Nicola Zambli, è stata affidata all’Area Ricerche della Banca Monte dei Paschi di Siena; alle industrie del dopo terremoto in Campania e in Basilicata è rivolto il saggio di Pietro Simonetti (Regione Basilicata) e Stefano Ventura (Università di Siena); il rapporto include altresì uno studio antropologico di Teresa Caruso, ricercatrice dell’Università degli Studi di Bergamo, dedicato alla comunità terremotata di Caposele (AV). Completa il volume un’intervista a Gianfranco Viesti, presidente della Fiera del Levante.

Il rapporto ha come punto focale il problema del riequilibrio demografico tra l’osso e la polpa del Sud, come l’intellettuale Manlio Rossi Doria definiva le aree interne e la costa. La proposta è quella di un equo bilanciamento che passi attraverso la mobilità reticolare; un’operazione che non comporta il dispendio delle grandi opere, ma si esplica attraverso la riattivazione dei cosiddetti rami secchi delle ferrovie. Il ripristino di un sistema ferroviario efficiente è oggi l'unica possibilità per garantire una mobilità sostenibile alle aree interne ormai disabitate. Ad esse la fabbrica del terremoto ha lasciato in eredità un enorme surplus di case inutilizzate; di contro le aree costiere, sovraffollate, producono la  fabbrica mangiasoldi dell’emergenza. Si tratta di uno squilibrio che restituisce un territorio ingovernabile, rendendo la vita impossibile sia a Napoli che sulle alture dell'Irpinia. Il Sud, ed è questa l’istanza fondamentale, non è affamato di soldi ma di buone e piccole opere.

La lettura del rapporto 2011 offre quindi gli strumenti di lettura e analisi su questo problema ma anche le suggestioni e possibili vie di uscita che vanno discusse e praticate, specie in questi tempi di grave crisi istituzionale e civica.

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Il Filo della Memoria:racconti, storie e testimonianze

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