Lunedì 03 Dicembre 2012 13:51

Il sindaco rottamatore fa scuola all'Università di Firenze

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Da "Firenze Immaginaria" (Università di Firenze, Facoltà di Architettura Da "Firenze Immaginaria" (Università di Firenze, Facoltà di Architettura http://www.arch-dsp.unifi.it/CMpro-v-p-358.html

Non tragga in inganno il titolo, nessuna lezione formale di Renzi all'Università. Piuttosto la sua forza rinnovatrice ispira e contagia l'austero consesso del Senato Accademico fiorentino che assegna la cattedra di urbanistica a Franco Arminio, il paesologo. Autore di numerosi testi, fra cui spicca Terracarne, il maestro elementare di Bisaccia vedrà la propria platea di molto cresciuta, ora con barbe e reggiseni. Lo attendono le fatiche di 48 ore che saranno certamente tutt'altro che tradizionalmente algide ed austere.
Credo sia la prima volta che un poeta sia incaricato di insegnare urbanistica. Ma non mi pare una follia, anzi. Molte sono state e saranno le polemiche, prime fra tutte quelle di un architetto aspirante all'incarico, i cui avvocati hanno eccepito il mancato possesso del titolo di lauree da parte del maestro. Un bizantinismo fariseico che non trova riscontro, tra l'altro, neppure nella normativa che fa riferimento a titoli, senza specificarne altrimenti l'esatta definizione, tanto da consentire ad altri il riconoscimento come tali ad articoli su riviste nautiche patinate o notiziari sull'allevamento di maiali.
In effetti, in generale " l'architettura è fra tutte le arti quella che più si avvicina all'universo, che gli antichi chiamavano kosmos, cioè ornato, perché è come un animale in cui rifulge la proporzione di tutte le sue membra". Così Umberto Eco faceva dire a fra' Guglielmo, ne Il nome della Rosa. Poi, se la Geografia è la lettura dei segni sulla terra  (dal greco geo grafos) essi sono stati realizzati dalla Natura: monti, valli, fiumi per la geografia fisica; strade, autostrade, ferrovie ed in generale i confini territoriali, per la geografia politica. Allora, chi meglio dell'inventore della paesologia: il cantore delle curve tettoniche e dei fallici campanili, di coppi e portali, vicoli e fontane? Altri in passato sono stati cultori di tale materia, sine titulo, basti pensare a Le Corbusier ed alla sua Brasilia. Diversamente abbiamo sotto gli occhi l'area metropolitana estesa di Napoli.
Non mi pare infine una coincidenza che tale felice "innovazione" si attui a Firenze. Il contributo al nuovo che ha dato il suo sindaco risulta contagioso. La saggezza dell'accademia sta nell'aggiungere il nuovo, inserendolo in contesti collaudati, non di avviare processi di rottamazione, col rischio di buttare via il bambino con l'acqua sporca, com'era in uso dire quando si affermava, con più vigore, altro desiderio di cambiamento.

Virgilio Gay


Per approfondire:

Articolo dalla Nazione

Commento da Orticalab

Articolo dal Corriere della Sera - Corriere Fiorentino

Pubblicato in Attualità