L’Osservatorio permanente sul doposisma riannoda il filo della memoria dei luoghi colpiti dal sisma del 23 novembre 1980 allargandola agli altri terremoti italiani che hanno subìto analoghi fenomeni distruttivi.
L’Osservatorio indaga e analizza le successive trasformazioni sociali, ambientali, economiche, promuovendo – attraverso l’elargizione di borse di studio – l’analisi e la ricerca scientifica in diverse discipline.
L’Osservatorio – diretto da Antonello Caporale – è totalmente finanziato dalla Fondazione MIdA che destina allo scopo, in coerenza con gli obiettivi statutari, parte dei proventi derivanti dalle proprie attività.
L’Osservatorio indaga e analizza le successive trasformazioni sociali, ambientali, economiche, promuovendo – attraverso borse di studio, call for papers, workshop e rubriche on line – l’analisi e la ricerca scientifica in diverse discipline; è una struttura di ricerca che intende custodire il valore della memoria, ma soprattutto produrre, di anno in anno, temi di discussione, elementi capaci di sviluppare dibattito a livello nazionale, indagini tese ad esplorare il “nuovo mai indagato”.
La ricerca è un work in progress che si alimenta giorno per giorno grazie al recupero delle fonti scritte (ogni tipo di pubblicazione, atti amministrativi, leggi, convegni, etc) ed orali (archivio radiofonico, dalle radio private a quelle Rai), oltre che di ogni tipo di filmato, amatoriale o professionale.
Promuove l’approfondimento e il dibattito anche attraverso il suo sito (www.osservatoriosuldoposisma.com) che ospita contributi di giornalisti, saggisti e intellettuali di tutte le regioni italiane.
Una squadra di giovani ricercatori, giornalisti, video maker, promotori culturali, ha il compito di riannodare il filo con il passato, di intrecciarne l’ordito per creare una memoria condivisa e indagare le zone grigie del terremoto e le metamorfosi dei territori che l’hanno vissuto. Fondamento di ogni attività è la costituzione di una memoria multimediale che riallinei le vicende, i fatti, i volti, i luoghi in cui si realizza l’evento sismico.
Nel novembre 2010, in concomitanza con la ricorrenza del trentennale, l’Osservatorio ha presentato il risultato della sua prima ricerca, “Le macerie invisibili”: un’analisi comparata sulla gestione delle emergenze in seguito ai terremoti avvenuti in Italia negli ultimi 30 anni.
Nel 2011 un nuovo filone di indagine ha preso in esame i condizionamenti e le dinamiche innescate nelle aree terremotate dall’intervento di sviluppo industriale programmato nella legge di ricostruzione (la 219/81) e realizzato nel corso degli anni successivi al 1980. Il progetto è stato affidato all’Area Ricerche della Banca Monte dei Paschi di Siena. Inoltre è stata finanziata una ricerca, in collaborazione con la cattedra di Antropologia culturale dell’Università di Bergamo, per un'analisi sul campo effettuata da una giovane ricercatrice, Teresa Caruso, nella comunità terremotata di Caposele, in provincia di Avellino. Entrambi i lavori sono stati pubblicati nel rapporto 2011, intitolato “La fabbrica del terremoto. Come i soldi affamano il Sud”.
Nel 2012, in collaborazione con la Regione Basilicata e l'Ufficio scolastico regionale, l'Osservatorio ha condotto un progetto con gli studenti di 5 scuole superiori della regione (Pescopagano, Potenza, Corleto Perticara, Latronico, Marsico Nuovo); gli studenti hanno prodotto, alla fine delle attività, un instant book (Lucantropi. Tra il dito e la luna scelgo la luna, curato da Giuseppe Napoli) e un film-documentario girato con i videofonini (La Basilicata nel cellulare. Memorie dal terremoto e sogni di petrolio, curato da Antonello Faretta e dalla Noeltan film). Il film ha anche vinto il premio Bizzarri 2013.
Inviaci le tue segnalazioni ed i tuoi contributi all'indirizzo di posta elettronica
Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
oppure contatta l'Area Coordinamento dell'Osservatorio al 3496499285 (Stefano Ventura)
Il gruppo di lavoro:
Stefano Ventura - Coordinatore dell’Osservatorio Permanente sul Doposisma
Si è laureato in Storia all’Università di Siena con una tesi dal titolo “Irpinia 1980-1992: storia e memoria del terremoto” (relatore il prof. G. Santomassimo) e ha conseguito il titolo di dottore di ricerca nel 2009 presso la scuola di dottorato in Scienze Storiche, Politiche, Giuridiche e Sociali dell’Università di Siena con un progetto di ricerca su “L’Irpinia dopo il terremoto” (tutor: prof. Simone Neri Serneri).
E’ stato borsista di ricerca dell'Osservatorio sul Doposisma nel 2010 (linea di ricerca: Trent'anni di terremoti e emergenze italiani, 1980-2009) e della Fondazione di Comunità Officina Solidale nel 2012 (linea di ricerca sulla cooperazione femminile dopo il sisma del 1980).
E' redattore del sito ORENT (Osservatorio sui rischi e gli eventi naturali e tecnologici – Università di Siena).
Ha pubblicato diversi saggi sul tema del dopo sisma e scrive su diverse riviste, blog e quotidiani locali.
Marilinda Ciliberti
Laureata in Conservazione dei beni culturali all'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli (2007), collabora con la Fondazione Mida dal 2009 e con l'Osservatorio sul doposisma dal 2011. Si occupa della cura e dell'organizzazione di eventi e progetti. Al momento sta seguendo il processo di trasformazione urbana del centro storico Auletta nato dall progetto Co/Auletta.
Simone Valitutto
Laureato in "Antropologia culturale ed Etnologia" all'Università di Napoli Federico II, si occupa di rituali festivi dell'Italia meridionale legati alla musica, indagine e valorizzazione del patrimonio materiale ed immateriale del territorio del Sele eTanagro, dal 2011 collabora con l'Osservatorio permanente sul dopo sisma dove cura gli aspetti antropologici e visuali delle varie attività.
Manuela Cavalieri
Giornalista professionista, è laureata in lettere. È curatrice del sito www.felicitainternalorda.it, portale de "Il sentimento dei luoghi", un progetto della Fondazione MIdA e dell'Osservatorio permanente sul doposisma.
Valerio Calabrese
Studente in Giurisprudenza e giornalista pubblicista, cura i contenuti di questo sito. Collabora con l'Osservatorio dal 2010 per il quale ha seguito numerosi eventi e progetti. Dal 2012 è nella segreteria di Legambiente Campania.
Giuseppe Napoli