"La terra mi tiene", il festival che parla di agricoltura, ruralità e comunità contadine, è giunto alla quarta edizione. Ad Atena Lucana, quindi, il 24 e 25 aprile, ci saranno incontri, seminari, laboratori e confronti sulla terra, sul grano e sull'acqua, sui pericoli ai quali i territori dell'osso sono sottoposti per la miopia di chi guarda al territorio solo come luogo di conquista e esproprio. Anche il nostro Osservatorio parteciperà e sostiene questo appuntamento e i suoi organizzatori, dando appuntamento ai prossimi mesi per nuovi spunti e progetti legati all'agricoltura e alla ruralità.
Il programma
Due giorni di discussioni e confronto sull'importanza della Terra nel mondo di oggi, ripercorrendo le tappe fondanti della nostra storia contadina ricostruendo un percorso a ritroso le cui pietre miliari sono proprio le antiche semenze, le nuove modalità di vivere la ruralità e le occasioni di reddito in essa contenute.
24 Aprile
Ore 16.00
IL MULINO AD ACQUA
tecniche e modalità di funzionamento
Maria Pagano
Ore 17.00
I GRANI DEL FUTURO
La filiera dei cereali della Cumparete. Esperienze colturali a confronto. Ferment-azioni. Fare tesoro della memoria per custodire il futuro.
Ore 19.00
RITI, GRANI E PELLEGRINI
storie del culto della Madonna Nera di Viggiano nel Vallo di Diano
Simone Valitutto
Ore 20.00
PRESENTAZIONE GIURIA E REGOLAMENTO, ASSEGNAZIONE FORNI
Ore 20.30
PREPARAZIONE COLLETTIVA DEL LIEVITO MADRE
Ore 21.00
CENA CONVIVIALE E MUSICA POPOLARE
25 Aprile
Ore 09.30
ACQUA: TENERE LA POSIZIONE
Il Santuario dell’acqua dei monti della Maddalena.
Franco Ortolani
Punto zero del vallo di diano. Il campionamento dell'acqua.
Giuseppe Di Bello
La Peste Italiana, il caso Basilicata
Maurizio Bolognetti
Modera Romina Valisena
Ore 11.00
PREPARAZIONE COLLETTIVA DELL'IMPASTO
Ore 13.00
PRANZO CONVIVIALE
Ore 15.30
APERTURA MERCATINO
Ore 18.00
SCANATA
Infornata degli impasti nei forni del centro storico
Ore 21.00
PREMIAZIONE DEL MIGLIOR PANE
Durante la serata sarà possibile degustare dell'ottimo cibo e del buon vino accompagnati dalle zampogne e dalle ciaramelle caggianesi.