fondazione Mida

E’ localizzato a Conza della Campania, secondo gli esperti, l’epicentro del terremoto del 1980. A Conza furono 189 le vittime dirette del sisma. Anche lì molte altre ne ha fatte il dolore. Oggi il centro del paese è “delocalizzato” sotto la collina sulla quale si aggrappava il centro abitato devastato il 23 novembre 1980. Sarebbe stato imprudente ricostruire - dopo il quarto terremoto devastante di cui Conza è stata vittima a memoria d’uomo - il paese nello stesso posto, sulla stessa precarietà. Così oggi la new town cerca di riproporre lo stesso ambiente di prima, fino ad oggi con scarsi…
“Venticinque anni dopo il terremoto, dei morti sarà rimasto poco. Dei vivi ancora meno.” Così scrive Franco Arminio sull’Irpinia del post-sisma. E questo pensiero pare sia tagliato sul piccolo centro di Laviano. Giusto al confine tra la provincia di Salerno e quella di Avellino, Laviano è tra quei paesi in cui il terremoto ha lasciato una ferita tale che, prima d’iniziare a rimarginarsi, dovranno susseguirsi numerose generazioni. E’ stato tra i paesi più citati duranti i giorni del doposisma. Lì Pertini toccò con mano il reale portato della tragedia. Tra le pieghe delle sue parole, appena rientrato a Roma, v’era…
Il marocchino vende orologi sulla strada della cattedrale, ha ricavato un banco nella nicchia accanto alle vetrine del bar "Venezia", un luogo insieme esposto e appartato, quasi un bazar dove puoi trovare di tutto e apprezzare la gentilezza un po' circospetta di uno che il vento della miseria ha spazzato via dall'Atlante e non gli par vero di essere trapiantato qui fra le montagne, fuori da ogni rotta, nel cuore del cratere, grazie alle baracche del terremoto. Rosetta D'Amelio, il sindaco, la racconta in questo modo: "Disgraziatamente non siamo ancora riusciti a smantellare tutti i prefabbricati". Ne restano un centinaio,…
IL SISMA DEL 1980 Nel 1627 inizia per l'irpinia l'attività sismica, con decine di terremoti di piccola e media intensità, attività che si protrae ancora fino ai giorni nostri e che ha il suo apice il 23 novembre del 1980, quando anche Morra De Sanctis viene colpita dal terribile sisma che sconvolge buona parte dell'Irpinia.   Con la scossa sismica del 23 novembre 1980 quasi il 70% dell'abitato di Morra De Sanctis è distrutto e si contano 42 morti.   A Morra arrivano gli aiuti da Malta, dei ragazzi svizzeri di EPICENTRO, che aiutano per la campagna, e altri da…
Ventidue morti, decine di feriti, il paese distrutto. Fu questo il lascito del sisma dell’80 sul paese di Muro Lucano. Posto al confine con la provincia di Salerno, Muro è un paese ricco di storia e di fascino: un paese-presepe con le case disposte a schiera. La sera del 23 novembre 1980 fu messo in ginocchio. Morti, feriti, e l’80% delle case gravemente danneggiate. Trent’anni dopo Muro si è risollevata. Oggi l’emigrazione e la disoccupazione sono le grandi tragedie. La ricostruzione, infinita, attende invece d’essere ultimata. Per Muro un buon pezzo di strada è stato compiuto, ma altra ne resta…
Palomonte: non-luogo che amo e che voglio cambiare di Simone Valitutto
Pescopagano è un paese di duemila anime che lentamente precipita verso il fondo dell'Ofanto. Ad un tiro di schioppo da Conza, dove si incrociano le provincie di Potenza, Avellino e Salerno, il paese è nel cuore del cratere. La sera del 23 novembre 1980 si diffuse la notizia nella provincia che il locale ospedale fosse crollato su se stesso uccidendo tutti gli ammalati. Fortunatamente non andò così: il pronto intervento dei sanitari riuscì a salvare tutti i degenti allettati, che passarono all’addiaccio l’interminabile prima notte del dopo-sisma. I morti a Pescopagano furono ben 21, i feriti 50. Il 70% del…
Ricordate quest'immagine? E' una domanda che suona quasi come una beffa, ogni potentino ce l’ha ben impressa nella mente, un ricordo terribile, innominabile e cui si evita di pensare per non evocare spettri del passato, sopiti, ma mai dimenticati… e come può chiunque abbia vissuto sulla propria pelle l’esperienza di quel giorno aver dimenticato l’immagine dell’orologio che sovrasta il Palazzo del Governo a Piazza Mario Pagano di Potenza. Un orologio che, rimasto fermo per diversi anni su quelle maledette 19 e 34 con il quadrante lesionato, ha continuato ad aleggiare sulla città, quasi a volerle ricordare, in maniera beffarda, che…
Gli anniversari vanno sempre rispettati, specie se per molte comunità e per molte persone sono momenti in cui si corre con la mente a un evento luttuoso e tragico, il terremoto del 23 novembre 1980. Le date da ricordare sono utili anche a guardare indietro e rendersi conto del cammino fatto, ma anche a fare una pausa per capire se il presente è realmente quello che ci aspettavamo e quale prospettiva di futuro si delinea all’ orizzonte. Per i 36 comuni nei quali i danni furono disastrosi, e dove morirono circa tremila persone, il 23 novembre è ancora una ferita…
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Il Filo della Memoria:racconti, storie e testimonianze

FIL - Il sentimento dei luoghi

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