Il paesino medievale di Sant’Angelo dei Lombardi, a pochi chilometri dall’epicentro, fu uno dei comuni che diede il maggior numero di suoi figli al computo di vittime del terremoto: 368 su una popolazione di poche migliaia di persone. Uno dei centri più incantevoli dell’Alta Valle del Sele, di fondazione medievale, conserva l'imponente Abbazia benedettina del Goleto, il sito architettonico di maggiore interesse artistico e culturale dell’area, oltre ad uno splendido castello longobardo. Fu grazie alla perseveranza ed alla determinazione di un funzionario della soprintendenza, Vito De Nicola, che in paese non intervennero le ruspe, ma una sapiente opera di ricostruzione. A Sant’Angelo perse la vita anche il giovane Sindaco, Guglielmo Castellano, di appena 32 anni. Il terremoto, poi, fece a brandelli il locale ospedale, che crollò come un castello di sabbia, facendo decine di vittime tra degenti e personale medico.