fondazione Mida

Ad Avellino i primi soccorsi. In via Generale Cascino è venuto giu’ un palazzo dove, all’ultimo piano, c’era una festa di battesimo. Un volontario ha estratto un bimbo di pochi mesi ancora abbracciato al padre.
Tra i primi luoghi citati da radio e televisioni nelle ore seguenti la scossa delle 19.34, Balvano è un paese segnato nella sua storia recente da grandi tragedie collettive. Il 2 marzo del 1944 in una galleria ferroviaria tra le stazioni di Balvano e Bella-Muro avvenne il più grave disastro ferroviario della storia d’Italia. La Galleria delle Armi fu il teatro della tragedia: 517 persone (secondo i dati ufficiali) asfissiate dalle esalazioni di monossido di carbonio provenienti delle locomotive, dopo che il treno, per via della pendenza della linea ferrata e del carico eccessivo, s’era arrestato. Ma Balvano, come detto,…
  Le due Bisaccia..tra est e ovest ...(reportage di Selacapo blog)
A Calabritto su circa 2800 abitanti ne morirono cento. Il paese cadde al suolo come sotto un bombardamento. Da queste parti i soccorsi arrivarono dopo quasi tre giorni. A mani nude e con la forza della disperzaione i sopravvissuti cercarono di salvare i loro congiunti, gli amici, i vicini di casa. Dopo i soccorsi, con la primavera, arrivarono i container: vi restarono per 25 anni. La ricostruzione, lentissima, ha spazzato via il centro storico, sostituito oggi da una grande (ma desolata) piazza. Anche per questo, la ricostruzione della comunità, malgrado i soli 1800 abitanti attuali, pare non essere mai del…
Calitri è un paese cartolina. La sua conformazione piramidale, da modello presepiale, la rende una perla di bellezza dell’intero meridione d’Italia. Il magazine online «International Living» ha inserito la piccola cittadina nella prestigiosa lista dei «Nine places where you can retire and live like a king» (letteralmente: I nove posti dove puoi andartene in pensione per viverci come un re). In bilico su una frana antichissima, il paese, secondo i geologi, scende di alcuni metri ad ogni terremoto. La sua congenita instabilità, probabilmente, servì a tenere in piedi le antiche case anche la sera del terremoto: incredibilmente Calitri, quel tragico…
Caposele, la sera del 23 novembre 1980, fu quasi completamente distrutta. Anche se il numero di morti alla fine raggiunse 61 unità, l’intero centro storico del paese – situato nella parte alta – fu interamente raso al suolo. Nella frazione di Materdomini, dove sorge l’omonimo Santuario dedicato a San Gerardo Maiella, meta di pellegrinaggio da tutto il meridione, la scossa fece cadere gran parte delle case e delle residenze monacali. Anche un frate perse la vita. Anche il santuario, retto per molti anni da Sant’Alfonso dè Liguori e dove San Gerardo visse fino alla precoce morte, fu devastato dalla furia…
Castelnuovo di Conza è un minuscolo paese affacciato sul lago artificiale di Conza. Comprende il valico appenninico di Sella di Conza, individuato dai geologi come l’epicentro del sisma. Castelnuovo ha il triste primato, dopo Laviano, dell’indice di mortalità della popolazione a causa del terremoto. La sera e nei giorni successivi la scossa delle 19.34, il 10% della popolazione scomparve. Ottantasei morti su ottocento abitanti. E poi, il terremoto qui come altrove ha significato meno motivi per restare, cagione di fuga. Oggi si prova a porre un freno. Castelnuovo perde oltre 100 abitanti ogni dieci anni, attestandosi come primo comune in…
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