fondazione Mida

Attualità
Sette anni di cantiere e milioni di euro drenati dall’Unione Europea già spesi per illuminare la collina della tenuta Montisani, nel parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, del più grande Centro per la Biodiversità del Mediterraneo. Ma non sono bastati. Il pachiderma della burocrazia e la sonnolenza di chi ne governa l’andatura, portano sulla coscienza Vincenzo La Valva, ideatore del progetto e primo presidente del Parco, scomparso un anno fa senza nemmeno una carezza alla sua creatura. Un centro di ricerche listato a lutto. E non solo per la morte del suo papà. La biodiversità, quella dell’essere umano,…
Dopo circa quarant’anni dal famoso colera napoletano e dopo più di quindici anni di commissari straordinari, presidenti di regione e sindaci discussi, esercito ed altri rappresentanti dello Stato italiano occupati a risolvere la mancata raccolta per le strade della munnezza, Napoli e la sua provincia sono ancora in ginocchio. Inchieste giudiziarie, reportage, studi analitici e statistici hanno raccontato, incriminato e quantificato un’emergenza pluridecennale in cui connivono criminalità organizzata, Stato corrotto ed inciviltà. La soluzione, per ora, pare irraggiungibile, occorrerebbe estirpare il problema alla radice, capendo come e perché i cittadini napoletani si ritrovano in crisi perenne. Probabilmente occorre solo osservare…
L’ultimo episodio in ordine di tempo avente come bersaglio di un becero e violento tentativo d’intimidazione ai danni dell’amico e collega Michele Mignogna (free lance e cronista di Primonumero.it), destinatario di una “testa d’agnello”, è una leva morale e deontologica che ci impone, ancora una volta una riflessione sul difficile lavoro del giornalista. Inteso nella sua accezione più pura. Ancor più se a portare avanti questa “missione” è un cronista con la spina dritta come Mignogna, da anni impegnato in inchieste delicate che hanno contribuito a sollevare omertà e indifferenza nelle dinamiche della quotidianità della sua regione, il piccolo Molise.…
A volte il terremoto lascia la propria impronta anche sulla conformazione naturale... In pochi secondi il terremoto è capace di distruggere molti prodotti dell'attività umana. Opere che sono espressione delle capacità di chi le ha realizzate, ma anche testimonianza del tempo che hanno vissuto, delle relazioni che intorno ad esse sono maturate, del ruolo che hanno svolto nel territorio e presso le comunità d'appartenenza. Palinsesti che mostravano le tracce vive delle successive stratificazioni, esito delle alterne vicende del gusto e della critica: segni della storia.A volte il terremoto lascia la propria impronta anche sulla conformazione naturale, propria, del territorio; incide…
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Il Filo della Memoria:racconti, storie e testimonianze

FIL - Il sentimento dei luoghi

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